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Approfittiamo delle giornate corte e fredde per scoprire nuovi libri! Sul tema dell’inverno e della neve, la scelta è ampia, anche tralasciando i libri sul Natale: vi ho già presentato “Jour de neige” di Delphine Chedru, “Une rencontre” di Camille Garoche e “Devine qui fait quoi” di Gerda Muller. I tre hanno in comune il fatto che sono libri senza parole, ossia la storia viene raccontata solamente attraverso le illustrazioni.
Nello stesso stile, vi consiglio “Le lapin de neige”, anche questo illustrato dalla bravissima Camille Garoche e pubblicato nel 2015 da Enchanted Lion Books con il titolo di “The Snow Rabbit”, poi nel 2016 da Casterman.
L’album è un vero capolavoro. Grazie alla tecnica del “papier découpé”, le immagini hanno una prospettiva straordinaria: alcuni elementi e personaggi sono in primo piano, altri appaiono sfuocati sullo sfondo.
Anche la luce ha un ruolo importante: compare dietro ad una porta socchiusa o dietro le finestre di sera.
La storia ha un carattere fantastico: è inverno, una bambina esce di casa per andare a fare un coniglio di neve per la sorella, che la guarda da dietro alla finestra. La bambina rientra in casa con il coniglio di neve per darlo alla sorellina (che scopriamo essere in sedia a rotelle), ma questo inizia a fondere. Le due bambine decidono allora di uscire e si dirigono verso la foresta, quando, all’improvviso, il coniglio prende vita e scappa.
Le bambine cercano di raggiungerlo, ma la sedia a rotelle si impiglia in un cespuglio e la sorellina non riesce più ad avanzare. Mentre le due bambine sono prigioniere nella neve, alcuni animali le osservano dai loro nascondigli: degli uccelli, un gufo, un lupo, una volpe… anche il coniglio di neve si gira. Ci si rende conto allora che è diventato così grande da potere portare a casa le bambine.
Come utilizzare questo splendido “silent book”?
Si può raccontare la storia ai bambini mentre si mostrano le illustrazioni, si può chiedere ai bambini di raccontarla (questo solo nel caso di bambini che padroneggiano bene l’uso della lingua target) si può raccontare la storia e fare ogni tanto delle domande: per esempio quando la bambina apre la porta di casa, si può chiedere d’immaginare cosa pensa o dice. Ogni bambino si esprimerà secondo la propria età e la propria capacità linguistica.
Il libro offre una bella opportunità per imparare il lessico del meteo (il fait froid, il a neigé… ), delle stagioni (l’inverno) o i nomi degli animali che compaiono nelle pagine. Questo lavoro linguistico può essere fatto in qualsiasi lingua e adattarsi al livello degli studenti.
Per farvi venire voglia di adottare questo magnifico libro, vi invito a sfogliarlo con noi!
Se siete curiosi di conoscere da dove viene l’idea di un libro senza parole, ascoltate questa breve intervista all’autrice, fatta in occasione del Salon du livre et de la presse jeunesse de Montreuil nel 2016.
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[…] Se ai vostri bambini piacciono le storie con la neve, vi consiglio anche “Le lapin de neige”, un magnifico albo senza parole che potrete “leggere” in qualsiasi lingua. Ve ne ho parlato in questo articolo. […]
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